martedì 6 ottobre 2009

Ottobre 2009 - Lettera sull'Effettivo- Nascono nuovi Club

Ottobre 2009 Lettera sull’effettivo
Il conferimento del Premio Internazionale “Galileo Galilei” dei Rotary Club italiani per il 2009 a due illustri studiosi, il ticinese Pio Caroni, per la storia del Diritto italiano, e l’italiano Alberto Isidori, per le scienze dell’ingegneria, è stato occasione per ripensare al significato ed al valore attribuito dal Rotary all’azione professionale .L’attività professionale vissuta come “servizio”, ancora meglio caratterizzato nell’inglese “ vocational service” , è infatti la “via d’azione” celebrata nel mese di Ottobre nel“calendario”rotariano e le attività raccomandate ai Club in questo mese includono: ".... sponsoring a vocational service activity or project and promoting membership development...".
L’intera manifestazione si è configurata e svolta come straordinario riconoscimento del valore e del significato della cultura , nella sua accezione alta espressa dalla vita e dall'opera dei premiati, come servizio reso all’intera collettività umana oltre che, nell’occasione particolarmente, a quella italiana.
Ed è riverberata sull’intero Rotary italiano, che sostiene la fondazione del Premio nato e sviluppato dalla felice intuizione e dall’opera tenace di Tristano Bolelli, l’ammirazione e la simpatia per così alta testimonianza : ammirazione e simpatia che potrebbero bene suscitare nuovi consensi e nuove adesioni agli ideali ed all’azione rotariana.
Un Rotary “efficiente” a questo modo non può non avere forza di attrazione sugli spiriti migliori con positivi riflessi sullo sviluppo dell’effettivo.

In concomitanza del premio si è tenuta, oltre che la riunione dei Governatori dei Distretti italiani nel consiglio d’Amministrazione della Fondazione del Premio Galilei, anche la riunione autunnale dell’Associazione dei Past –Governatori italiani ; il programma dei lavori ha compreso,per quanto concerne lo sviluppo dell’effettivo, un “Focus sull’effettivo nella Zona XII” che ha dato luogo ad interessanti interventi ed osservazioni ; a testimonianza che preziose risorse di esperienza , competenza e passione restano a disposizione dei Club, dei Distretti , del Rotary International.
Alcuni Governatori Distrettuali in carica hanno annunciato la prossima costituzione di nuovi Club ; in particolare il Governatore del Distretto 2040 Marino Magri ha comunicato di avere già fissato al 16 ottobre p.v. la consegna della “Carta” al nuovo Club di Milano NET costituito da elementi giovani, ripartiti egualmente tra maschi e femmine, istruiti e preparati alla vita ed all’azione rotariane da l Past-Director Carlo Monticelli .Benvenuto.
Lo sviluppo dell’effettivo, del resto, attraverso la costituzione di nuovi Club ( almeno uno a due per Distretto , sollecita John Kenny) appare la modalità più consona al tempo presente ed alla nostra realtà .Molti dei nostri Club hanno ridotto l’ammissione di nuovi Soci a causa del numero già elevato dei vecchi, – ricordiamo che la media di Soci nei Club dei Distretti della nostra Zona è di 55 contro i 32-33 dei Club francesi– , riducono l’ammissione di Soci giovani d’età nel timore di difficoltà di rapporto interpersonale a causa dei “gap” generazionali, hanno difficoltà a diversificare il loro effettivo particolarmente riguardo all’ammissioni di “alumni” e, particolarmente “alumnae”.E aumenta inesorabilmente la percentuale dei Soci “pensionati” , già oltre il 30%.
Allora adoperiamoci per conservare al Club i Soci già presenti dando loro motivo di interesse e orgoglio, ammettiamo tra noi nuovi amici che , pure giovani,onorino la loro attività professionale con impegno e probità, condividano i nostri ideali e consentano al Club di rispecchiare più compiutamente la realtà del territorio; adoperiamoci per espandere il Rotary.
E un ottimo modo può ben essere un nuovo, giovane, Club : tra l’altro, absit iniuria verbis- è una verità che “ nessuno mette vino nuovo in otri vecchi perché il vino nuovo spacca gli otri vecchi e si perdono vino ed otri “ ( Marco, 2, 23)
E noi non vorremmo perdere nè l’uno nè gli altri.
Con amicizia,
Pietro Pasini RRIMC

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