domenica 20 giugno 2010

Dati statistici sullo sviluppo dell'effettivo nei 10 Distretti di Italia,Albania,Malta,San Marino al 14 Giugno 2010

Dati sullo sviluppo al 14 Giugno 2010 rispetto al 1 Luglio 2009 ( )

D. 2030 Club 88 (87)+1 Soci 5050 (5032)+18
D.2040 Club 86 (85)+1 Soci 4880 (4902)-22
D. 2050 Club 66 (65)+1 Soci 3085 (3060)+25
D.2060 Club 83 (81)+2 Soci 4597 (4560)+37
D.2070 Club 101 (97)+4 Soci 6367 (6272)+95
D.2080 Club 83 (82)+1 Soci4062 (4035)+27
D.2090 Club 67 (67) = Soci 3566 (3554)+12
D.2100 Club 81 (76)+5 Soci 4020 (3858)+162
D.2110 Club 90 (90) = Soci 4770 (4842)-72
D.2120 Club 54 (53)+1 Soci 2687 (2627)+60

Totale Club 799 (783) +16 (+2,04%)
Totale Soci 43084 (42742) +342 (+0,80%)

Non figura in questa casistica un nuovo Club ( accettato il 12 Giugno e non ancora inserito nei dati statistici) del Distretto 2070 con nuovi 22 Soci :
i Club diventano quindi 102 nel D.2070 e 800 complessivi nei10 Distretti.
I Soci diventano 6389 nel D.2070 e 43106 complessivi nei 10 Distretti, con miglioramento ulteriore dei dati percentuali.



Aggiornamenti sullo sviluppo dell'effettivo nel Rotary d'Italia,Albania,Malta,San Marino, alla data del 14 Giugno 2010

Si approssima la scadenza di quest'annata 2009-2010 e
> comunico i dati seguenti come risultano
> ufficialmente al Rotary International alla giornata del 14 Giugno 2010
> alle ore 18 .
Qualche Governatore per il proprio Distretto comunica dati
> migliori ( meglio così) che peraltro non sono ancora comparsi sul sito del
> Rotary International alla data soprariportata.Potremo vederli nei
> successivi reports.
> La tendenza allo sviluppo rispetto all'inizio dell'anno si è andata
> rafforzando fino ai dati odierni e questo è dovuto all'impegno di ciascun Distretto,deiGovernatori e delle Commissioni : anche dove non si è registrato il
> passaggio al segno positivo riguardo al numero non è certo mancato lo
> sforzo per la qualità.
> Ecco i dati :
> dal 1 Luglio 2009 al 14 Giugno 2010
> i rotariani dei Distretti di Italia, Albania, Malta, San Marino ( 10
> Distretti ) sono passati da 42.742 a 43.084 con un aumento di 342 Soci,
> pari a +0,80%
> i Rotary Club sono passati da 783 a 799 con un aumento di 16 Club pari al
> +2,04%
> In otto Distretti su dieci lo sviluppo, almeno sul piano dei numeri, ha il
> segno + mentre solo due Distretti registrano un decremento tuttavia in
> attenuazione.
>
> Il D.2030 aumenta di 1 Club e di 18 Soci, il D.2040 di 1 Club, il D.2050
> di 1 Club e 25 Soci, il D.2060 di 2 Club e 37 Soci, il D. 2070 di 4 Club e
> 95 Soci,il D.2080 di 1 Club e 27 Soci,il D.2090 di 12 Soci, il D.2100
> aumenta di 5 Club e di 162 Soci,il D. 2110 ha invariato il numero dei Club e negativo di 72 unità il saldo dei Soci,il D.2120 aumenta di 1 Club e 60 Soci.
> Il nostro Rotary è vivo e vitale : rendiamone partecipi i migliori.
> Con amicizia, Pietro Pasini, RRIMC 2009-2010
> P.S.
> Confermo ancora che è possibile che i dati in possesso di alcune
> Segreterie e Commissioni Distrettuali siano migliori di quelli riportati
> ma non figurando nelle statistiche fino alla formalizzazione ancora non
> compaiono.Ad esempio, per quanto riguarda il Distretto 2070 il dato ad oggi va ulteriormente corretto in aumento di un ulteriore nuovo Club ( 102 in totale) e di 22 nuovi Soci ( + 117 rispetto al 1 Luglio 2009.Al futuro prossimo.
>

mercoledì 2 giugno 2010

Dati sullo sviluppo dell'effettivo nei Distretti di Italia,Albania,Malta,San Marino alla data del 1 Giugno 2010.

Cari amici,
dopo 11/12esimi dell’annata in corso si conferma il “trend” positivo di sviluppo complessivo dell’effettivo nel Rotary di Italia,Albania,Malta,San Marino : solo due dei 10 Distretti ( erano 4 appena un mese fa) sono ancora in segno negativo rispetto ai dati di inizio anno. Un ulteriore passo in avanti potrà consentire a tutti i Distretti di contribuire positivamente.
I dati sotto riportati si riferiscono al confronto tra i dati al 1 Luglio 2009 e quelli alla data del 1 Giugno 2010

Dati Mondiali

Numero di Club
al 1 Luglio 2009 33.575
al 1 Giugno 2010 33.948
Variazione + 373 ( 1,11%)

Numero di Soci
Al 1 Luglio 2009 1.206.419
Al 1 Giugno 2010 1.228.189
Variazione + 21.790 ( 1,80% )



Dati dei 10 Distretti di Italia,Albania,Malta,San Marino

Numero di Soci attivi
Al 1 Luglio 2009 42.742
Al 1 Giugno 2010 43.088
Variazione + 349 ( + 0,81%)


Numero di Club
Al 1 Luglio 2009 783
Al 1 Giugno 2010 799
Variazione + 16 ( + 2,04%)


Variazione dati per Distretto

D.2030 Soci +24 Club +1
D.2040 Soci -21 Club +1
D.2050 Soci +29 Club +1
D.2060 Soci +41 Club +2
D.2070 Soci +90 Club +4
D.2080 Soci +21 Club +1
D.2090 Soci +13 Club 0
D.2010 Soci +161 Club +5
D.2110 Soci -68 Club 0
D.2120 Soci +59 Club +1

Siamo ormai alla "volata" finale : auguri a tutti.
Con amicizia,
Pietro Pasini

mercoledì 12 maggio 2010

Aggiornamento dati sull'effettivo al 11 Maggio 2010

Cari Amici,
ciascuno di Voi conosce meglio di altri i dati relativi allo sviluppo nei rispettivi Distretti e Club ; già i dati in nostro possesso mettono in evidenza che i nostri dieci Distretti hanno conseguito ufficialmente , alla data di ieri 11 Maggio u.s. una complessiva crescita di +12 Club ( +1,53% ) e di +200 Soci ( + 0, 46 % ). La presenza di un trend complessivo di crescita di segno positivo alimenta la speranza di un ulteriore rafforzamento dei dati in rapporto alla possibile registrazione di successivi aumenti in Club e in Soci non ancora registrati nella statistica, ma difficilmente i nostri Club e Distretti potranno presentare entro i termini stabiliti i requisiti loro richiesti da John Kenny per il conseguimento dell’Attestato Presidenziale ;
li ricordo ancora una volta :
per i Club
Mantenimento dell’80% dei Soci presenti ad inizio anno nel Club
Aumento netto di almeno 1 socio nel Club a fine annata
ed almeno uno dei seguenti :
Aumento della percentuale di donne
Aumento della percentuale di Soci meno che cinquantenni
Ammissione di almeno un ex-Alumnus/Alumna
Aumento della “diversità” dei Soci ( rispetto ad età, genere, etnia, qualifica)
per i Distretti
Aumento netto di 1 Socio in ogni Club del Distretto ( è verosimile che possa essere considerato l’aumento medio ; cioè 2 nuovi Soci in un Club + 0 nuovi Soci in un altro Club = media di 1 Socio ciascuno)
Conservazione dell’80% dei Soci in ogni Club del Distretto
Istituzione di almeno 1 Club ( o due) per Distretto.
ll conseguimento degli obiettivi del distretto si basa sui requisiti dei Club certificati dal governatore distrettuale.
Per fare i calcoli dei club e distretti, i governatori devono accedere all’Area soci sul
sito web di rotary.org per redigere i loro rapporti sui club alla data del 15 maggio 2010 e
paragonare quei rapporti con quelli del 1º luglio 2009 .
I moduli di certificazione sono disponibili su www.rotary.org. per i Club Modulo 422-IT-(1108)
Ricordo pure la tempistica :
Entro il 15 Maggio p.v.
il governatore dovrebbe essere in possesso dei dati forniti , sugli appositi moduli, dai Club in possesso dei requisiti
Entro il 22 Maggio p.v.
il Governatore dovrebbe inoltrare al Rotary International i dati dei Club da Lui certificati ed i dati del Distretto da Lui stesso accertati e certificati.
E’ previsto l’invio per posta da parte del Rotary International degli Attestati eventualmente conseguiti.
Uno speciale conferimento dell’Attestato Presidenziale nel corso della Convention di Montreal è riservato ai primi 10 Club ( non più di uno per Distretto) ed ai primi 10 Distretti con i superiori risultati.
Quest’annata ci ha visto tutti impegnati a favore del Rotary, ciascuno nel proprio ruolo ed i Governatori in testa ; i tempi ormai sono strettissimi e meno di 50 giorni mancano alla conclusione. Adoperiamoci per un ulteriore passo in avanti : il futuro del Rotary è ancora nelle “nostre”mani.
Con amicizia,
Pietro Pasini
RRIMC

lunedì 10 maggio 2010

Dati sullo sviluppo dell'effettivo (al 7 Aprile 2010)

Ai Governatori Distrettuali

Ai Presidenti di Commissione Distrettuale sull’Effettivo ed Espansione


Dati sullo sviluppo dell’effettivo in Italia,Albania,Malta,San Marino

Nel mondo, al 7 Aprile 2010:

Paesi 211

Rotary Club 33.784

Soci attivi 1.220.781

Aumento complessivo ( tutte le Zone) dal 1 Luglio 2009 al 31 Marzo 2010

Club + 209

Soci + 14.452

In Italia, Albania, Malta, San Marino , al 7 Aprile 2010

San Marino

Club 1

Soci 53

Albania

Club 4

Soci 126

Malta

Club 4

Soci 164

Italia

Club 784

Soci 42.48

Totale ( Italia,Albania,Malta,San Marino)

Club 792

Soci 42.819

Distretti in aumento di soci

2050-2070-2080-2090-2100-2120

Distretti in diminuzione di Soci

2030-2040-2110-2060

Aumento complessivo( tutti i Distretti ) dal 1 Luglio 2009 al 31 Marzo 2010

Club +8

Soci + 77

A oggi, 10 Maggio si sta registrando un recupero nei Distretti in flessione ed un ulteriore consolidamento nei Distretti in aumento.Alle prossime relazioni, con speranza.

Con amicizia,

Pietro Pasini, RRIMC 2009-2010

Seminario Distrettuale sull'Effettivo del Distretto 2070.Tavola Rotonda- Workshop Interdistrettuale.

Arezzo 8 7-8 Maggio 2010
Seminario distrettuale sullo sviluppo dell’effettivo ( D.2070)
I° Workshop-Tavola Rotonda Interdistrettuale

Una visita alla Cittadella della Pace a Rondine (AR) ed un apprezzatissimo incontro con gli ospiti di questa magnifica realizzazione che offre ospitalità in Italia e la possibilità di frequentare corsi di laurea e post-laurea presso Istituzioni italiane a studenti esteri, cittadini di Paesi che vivono situazioni di conflitto, hanno consentito ai numerosi partecipanti al Seminario Distrettuale ed alla Tavola Rotonda Interdistrettuale sullo sviluppo dell’effettivo in programma ad Arezzo per il giorno successivo, 8 Maggio, presso la magnifica sede del Museo di Arte antica e moderna di riflettere sulle ragioni che sono alla base della appartenenza rotariana .La pace e la comprensione internazionale, obiettivo tra i fondamentali del Rotary richiedono gli sforzi e la partecipazione di un sempre maggiore numero di persone ; persone che possono trovare nella condivisione degli obiettivi le ragioni di condividere in toto la stessa appartenenza rotariana.
Anche l’anteprima della inaugurazione del restauro, a cura del R.C. di Arezzo di due opere pittoriche di grande valore storico ed artistico di Giorgio Vasari, i “tondi” raffiguranti la Carità e la Pazienza, in apertura del Seminario, oltre che esprimere ulteriormente la peculiare attenzione alla cultura del Distretto 2070 e di tutti i Distretti italiani, ha valorizzato certamente il richiamo alla condivisione dei nostri valori.
Il Governatore Mario Baraldi ha aperto i lavori con la notizia dell’istituzione, dal 1° Luglio 2009 ad oggi, di quattro nuovi Rotary Club, due in territorio emiliano e due in territorio toscano, e di un aumento netto, in tutto il territorio distrettuale, di ulteriori 77 Soci fino ad ora, a raggiungere il numero di 6350 Soci complessivi suddivisi in 101 Club .
Un Distretto veramente grande.
Alberto Pallavisini, Membro della Commissione Distrettuale dello sviluppo dell’effettivo ha delineato i caratteri del “rotariano che vogliamo” mentre Alessandro Vignani, Assistente del Governatore, ha parlato efficacemente dei rapporti tra le attuali condizioni economico-sociali e le possibili ripercussioni sullo sviluppo dell’effettivo.
La Tavola Rotonda Interdistrettuale, moderata dal sottoscritto in qualità di Coordinatore Regionale del Rotary International, ha registrato la partecipazione di Lucio Brangian, Presidente della Commissione Distrettuale per l’Effettivo e l’Espansione del Distretto 2070, di Roberto Giorgetti,PDG del D.2070, Presidente della Commissione Distrettuale per lo Sviluppo e di Ettore Roche,Presidente della Commissione Distrettuale per l’Effettivo e Governatore Designato del Distretto 2040 e l’intervento di Giuseppe Conigliaro , PDG del Distretto 2110.
Un partecipato “question time” ha consentito ai numerosi ed interessati convenuti di confrontarsi con i vari relatori sui temi dello sviluppo del Rotary sia in rapporto ai criteri da seguire per il mantenimento dell’effettivo ( importanza dell’amicizia e dell’affiatamento tra i Soci, efficienza del Club), l’ammissione dei nuovi Soci (“ la qualità “ come primo e fondamentale requisito, la rappresentatività, la diversità ), l’istituzione di nuovi Club
( attenzione al contesto, “gestazione” appropriata, integrazione e completamento della realtà rotariana eventualmente preesistente, “vino nuovo in otri nuovi”)
Una giornata positiva ed interessante anche per il confronto interdistrettuale che Lucio Brangian per il D.2060, Ettore Roche per il D.2040, Roberto Giorgetti, naturalmente, per il D. 2070, hanno consentito di istituire alla luce dei dati sullo sviluppo registrati fino ad oggi nei rispettivi Distretti. Apprezzato e significativo il contributo di Giuseppe Conigliaro sulla esperienza rotariana vissuta in diverse posizioni ( PDG del D2110, Rappresentante del Presidente Internazionale presso altri Distretti ).
Da parte mia devo registrare il contributo alla realizzazione di questo incontro dato dal Governatore Mario Baraldi sia in fase di organizzazione che con la personale partecipazione ai lavori. Così come devo ringraziare Lucio Brangian , Ettore Roche, Roberto Giorgetti, Giuseppe Conigliaro, per l’apporto essenziale alla riuscita di questa prima esperienza di confronto interdistrettuale diretto sullo sviluppo dell’effettivo, tema che manterrà e vedrà aumentare verosimilmente nei prossimi anni la sua importanza per il Rotary tutto.
Con l’auspicio che prossime occasioni di incontro sull’effettivo ,come ad es. un Seminario Regionale e/ un Seminario in video-conferenza, forse più adeguato alle possibilità di contatto odierne, possano registrare una partecipazione di tutti i Distretti del Rotary di Italia, Albania, Malta, San Marino, rinnovo i miei ringraziamenti ai partecipanti ricordando l’espressione di John Kenny “ Il futuro del Rotary è nelle vostre mani” e l’auspicio di Ray Klinginsmith di un Rotary “ bigger, better, bolder”.
Con amicizia,
Pietro Pasini ,RRIMC 2009-2010

Seminari Distrettuale sull'Effettivo del Distretto 2070.

Arezzo 8 7-8 Maggio 20110
Seminario distrettuale sullo sviluppo dell’effettivo ( D.2070)
I° Workshop-Tavola Rotonda Interdistrettuale

Una visita alla Cittadella della Pace a Rondine (AR) ed un apprezzatissimo incontro con gli ospiti di questa magnifica realizzazione che offre ospitalità in Italia e la possibilità di frequentare corsi di laurea e post-laurea presso Istituzioni italiane a studenti esteri, cittadini di Paesi che vivono situazioni di conflitto, hanno consentito ai numerosi partecipanti al Seminario Distrettuale ed alla Tavola Rotonda Interdistrettuale sullo sviluppo dell’effettivo in programma ad Arezzo per il giorno successivo, 8 Maggio, presso la magnifica sede del Museo di Arte antica e moderna di riflettere sulle ragioni che sono alla base della appartenenza rotariana .La pace e la comprensione internazionale, obiettivo tra i fondamentali del Rotary richiedono gli sforzi e la partecipazione di un sempre maggiore numero di persone ; persone che possono trovare nella condivisione degli obiettivi le ragioni di condividere in toto la stessa appartenenza rotariana.
Anche l’anteprima della inaugurazione del restauro, a cura del R.C. di Arezzo di due opere pittoriche di grande valore storico ed artistico di Giorgio Vasari, i “tondi” raffiguranti la Carità e la Pazienza, in apertura del Seminario, oltre che esprimere ulteriormente la peculiare attenzione alla cultura del Distretto 2070 e di tutti i Distretti italiani, ha valorizzato certamente il richiamo alla condivisione dei nostri valori.
Il Governatore Mario Baraldi ha aperto i lavori con la notizia dell’istituzione, dal 1° Luglio 2009 ad oggi, di quattro nuovi Rotary Club, due in territorio emiliano e due in territorio toscano, e di un aumento netto, in tutto il territorio distrettuale, di ulteriori 77 Soci fino ad ora, a raggiungere il numero di 6350 Soci complessivi suddivisi in 101 Club .
Un Distretto veramente grande.
Alberto Pallavisini, Membro della Commissione Distrettuale dello sviluppo dell’effettivo ha delineato i caratteri del “rotariano che vogliamo” mentre Alessandro Vignani, Assistente del Governatore, ha parlato efficacemente dei rapporti tra le attuali condizioni economico-sociali e le possibili ripercussioni sullo sviluppo dell’effettivo.
La Tavola Rotonda Interdistrettuale, moderata dal sottoscritto in qualità di Coordinatore Regionale del Rotary International, ha registrato la partecipazione di Lucio Brangian, Presidente della Commissione Distrettuale per l’Effettivo e l’Espansione del Distretto 2070, di Roberto Giorgetti,PDG del D.2070, Presidente della Commissione Distrettuale per lo Sviluppo e di Ettore Roche,Presidente della Commissione Distrettuale per l’Effettivo e Governatore Designato del Distretto 2040 e l’intervento di Giuseppe Conigliaro , PDG del Distretto 2110.
Un partecipato “question time” ha consentito ai numerosi ed interessati convenuti di confrontarsi con i vari relatori sui temi dello sviluppo del Rotary sia in rapporto ai criteri da seguire per il mantenimento dell’effettivo ( importanza dell’amicizia e dell’affiatamento tra i Soci, efficienza del Club), l’ammissione dei nuovi Soci (“ la qualità “ come primo e fondamentale requisito, la rappresentatività, la diversità ), l’istituzione di nuovi Club
( attenzione al contesto, “gestazione” appropriata, integrazione e completamento della realtà rotariana eventualmente preesistente, “vino nuovo in otri nuovi”)
Una giornata positiva ed interessante anche per il confronto interdistrettuale che Lucio Brangian per il D.2060, Ettore Roche per il D.2040, Roberto Giorgetti, naturalmente, per il D. 2070, hanno consentito di istituire alla luce dei dati sullo sviluppo registrati fino ad oggi nei rispettivi Distretti. Apprezzato e significativo il contributo di Giuseppe Conigliaro sulla esperienza rotariana vissuta in diverse posizioni ( PDG del D2110, Rappresentante del Presidente Internazionale presso altri Distretti ).
Da parte mia devo registrare il contributo alla realizzazione di questo incontro dato dal Governatore Mario Baraldi sia in fase di organizzazione che con la personale partecipazione ai lavori. Così come devo ringraziare Lucio Brangian , Ettore Roche, Roberto Giorgetti, Giuseppe Conigliaro, per l’apporto essenziale alla riuscita di questa prima esperienza di confronto interdistrettuale diretto sullo sviluppo dell’effettivo, tema che manterrà e vedrà aumentare verosimilmente nei prossimi anni la sua importanza per il Rotary tutto.
Con l’auspicio che prossime occasioni di incontro sull’effettivo ,come ad es. un Seminario Regionale e/ un Seminario in video-conferenza, forse più adeguato alle possibilità di contatto odierne, possano registrare una partecipazione di tutti i Distretti del Rotary di Italia, Albania, Malta, San Marino, rinnovo i miei ringraziamenti ai partecipanti ricordando l’espressione di John Kenny “ Il futuro del Rotary è nelle vostre mani” e l’auspicio di Ray Klinginsmith di un Rotary “ bigger, better, bolder”.
Con amicizia,
Pietro Pasini ,RRIMC 2009-2010

giovedì 22 aprile 2010

Incremento dell'effettivo al 31 Marzo 2010 nei Distretti di Italia, Albania, Malta, San Marino

I dati forniti dal Rotary International testimoniano un recupero del segno positivo nello sviluppo dell’effettivo nei 10 Distretti di Italia, Albania, Malta, San Marino :
il numero di Club è passato da 783 al 1 Luglio 2009 a 792 con un aumento complessivo di 8 Club, mentre il numero dei Soci attivi è passato da 42.742 a 42819 con un aumento complessivo di 77 Soci. ( Ancora al 28 febbraio 2010 l’andamento era in segno negativo per complessivi 77 Soci in meno).
I risultati , poi, sono ancora più incoraggianti se si considerano i dati comunicati dai vari Distretti e non ancora registrati a livello centrale .
L’impegno profuso dalle “diverse funzioni di responsabilità a livello di Club e di Distretto “
( cito Lucio Brangian, Presidente della Commissione Sviluppo dell’Effettivo del Distretto 2060 ), in particolare dei Governatori Distrettuali, dovrebbe consentire quindi di vedere, a fine anno ) rafforzata la tendenza all’incremento dell’effettivo secondo le linee proposte dal Presidente Internazionale John Kenny : conservare i vecchi Soci e ad ammetterne di nuovi e qualificati nei Club esistenti, operare per dare vita a nuovi Club.
Una occasione prossima di verifica e confronto a carattere “regionale” potrà essere la Tavola Rotonda-Workshop Interdistrettuale sullo Sviluppo dell’Effettivo programmata per l’8 Maggio p.v. nel contesto del Seminario sullo Sviluppo dell’Effettivo del Distretto 2070, coordinata da Pietro Pasini,PDG,Coordinatore Regionale del R. I. per l’Effettivo 2009-2010.

Lucio Brangian, DGN 2060
Alfredo Curtotti, PDG D.2120,
Roberto Giorgetti, PDG D.2070,
Riccardo Calogero Marrollo, PDG D.2090
Ettore Roche, DGN 2040,
Pietro Pasini PDG, Coordinatore Regionale 2009-2010 del R.I. , Chairman.
che ringrazio fin da ora per la disponibilità e l’impegno, potranno fornire a tutti gli intervenuti elementi di informazione, riflessione, discussione, in particolare relativamente a :
• dati aggiornati sullo sviluppo del Rotary nei rispettivi Distretti,
• prospettive, opportunità, modalità dello sviluppo del Rotary nei vari Distretti e nel mondo rotariano nazionale ed internazionale,
• qualità e numero dei Soci nei Club, ammissione e dismissione dei Soci nei Club, aumento e distribuzione territoriale dei Club attività dei Club, immagine del Rotary.
Il tempo che ci separa dal termine dell’annata è ormai breve ma ogni giorno richiederà l’impegno di tutti : come già è stato detto lo sviluppo del Rotary ci si presenta come una sfida . Che vogliamo affrontare e vincere.
Con amicizia,
Pietro

mercoledì 24 marzo 2010

I numeri dello sviluppo dell'effettivo 2009-2010 (dal 1 Luglio 2009 al 28 Febbraio 2010)

Dal 1 Luglio 2009 al 28 Febbraio 2010


In tutto il Mondo :

I Club da 33,575 a 33,660
( incremento di +85 Clubs)
I Rotariani da 1,206,419 a 1,212,690
( incremento di + 6,271 Soci)


Nella Zona 12 ( 9 Distretti)+ Zona 19 ( Distretto 2060 )

I Club da 702 a 707
( incremento di +5 Clubs)


I rotariani da 38,182 ( + 4560 D.2060) a 38,105 (+4567 D.2060 )
(Incremento negativo - 70 Soci)

lunedì 22 marzo 2010

Lo sviluppo dell'effettivo : una sfida. I dati 1 Luglio 2009- 28 febbraio 2010

Lo sviluppo dell’effettivo : una sfida.

Colgo occasione dalla partecipazione a diversi Seminari Distrettuali sull’Effettivo, l’ultimo a Sciacca (Ag) del Distretto 2100, per condividere con i Rotariani dei Distretti di Italia,Albania,Malta,San Marino, alcune considerazioni .
L’osservazione più ovvia ed essenziale : oggi non saremmo qui, e tanto numerosi, se i rotariani che ci hanno preceduto , quelle reali “risorse” del Rotary alle quali abbiamo riservato la nostra stima ed ammirazione e che spesso ci sono state esempio nel Rotary e nella vita, non avessero pensato a noi come possibili rotariani, riconoscendoci quelle caratteristiche personali e professionali che oggi noi stessi ricerchiamo e vorremmo ritrovare nei candidati all’ammissione.
Mantenere, quindi, il valore di “risorsa “umana” fondamentale al singolo rotariano appare una precondizione indispensabile per considerare i termini dello sviluppo e dell’espansione.
Le stesse risorse amministrative ed organizzative centrali, pure di riconosciuta importanza per l’immagine pubblica internazionale del Rotary non potrebbero svolgere il loro basilare ruolo di supporto in carenza di Club validi ed efficienti.
Qualità dei Rotariani, immagine dei Rotary Club nelle comunità di riferimento, progetti coerenti con gli obiettivi, risultati riconosciuti ed apprezzati, appaiono determinanti per attrarre consenso e promuovere sviluppo.
Nell’era della comunicazione globale, poi, il nostro impegno e richiamo ad una vita personale, professionale , civica, improntata allo spirito di servizio nei confronti della collettività umana in tutte le sue articolazioni ed espressioni, volta alla costruzione di relazioni amichevoli e pacifiche tra individui, comunità, popoli e nazioni, in nome della umana solidarietà, al di sopra dell’interesse personale e senza ostacoli di nazionalità, etnia, cultura, raggiunge oggi un adeguato numero di persone?
Il nostro impegno per la diffusione del messaggio è certo inferiore di gran lunga al valore del messaggio stesso.
L’impressione è quella che in troppi ci sottraiamo alla sfida dello sviluppo.
Lo sviluppo del Rotary è infatti una sfida : ed una sfida è l’invito a misurarsi in un’impresa ardua, dall’esito incerto, che richiede il ricorso alle migliori risorse disponibili per essere affrontata e vinta.
Partiamo da una constatazione :……siamo tanti, ed osserviamo che il trend di crescita è stato veramente esaltante nel primo secolo di vita,
e da una considerazione: … potremmo essere di più .. ed osserviamo che il trend ascendente sembra segnare un momento ( solo un momento ?) di “stanca”negli ultimi decenni. Per restare ad oggi e limitatamente ai 9 Distretti della Zona 12 ed al Distretto italiano della Zona 19, i dati numerici relativi allo sviluppo dall’inizio di questa annata 2009-2010 mostrano una lievissima flessione del numero complessivo dei Soci (al 28 Febbraio 2010 ,nei nove Distretti della Zona 12 , 38.105 Soci contro 38.182 presenti al 1 Luglio 2009, con una flessione di 77 Soci in meno complessivamente ; flessione limitata a 70 Soci in meno se consideriamo anche i Soci del Distretto 2060 ( Zona 19 ), passati a 4567 da 4560.


E chiediamoci, di fronte alla dichiarazione del Presidente Internazionale in carica John Kenny ” il futuro del Rotary è nelle vostre mani” :

1) può esserci futuro senza sviluppo?
2) lo sviluppo può prescindere dall’aumento del numero dei rotariani?
3 questo sviluppo lo vogliamo veramente ‘? Noi rotariani siamo veramente interessati ad aumentare di numero?

Date le premesse non dovremmo avere esitazioni nelle risposte :
Si, vogliamo fare crescere il Rotary,
Si vogliamo contribuire a svilupparne tutte le potenzialità ,
Si vogliamo continuare a fare bene al mondo intero.

Ammessa la volontà di crescere ci scontriamo tuttavia con le difficoltà della sfida e con gli ovvii quesiti :
a) È ancora possibile crescere?
b) Dove è possibile crescere?
c) Come è possibile crescere?
con risposte complessivamente omogenee pur nella diversità delle condizioni e situazioni dei singoli Club e Distretti.
Per quanto riguarda la possibilità di crescere:
cambiano i tempi, cambiano gli uomini, soprattutto noi più anziani sentiamo il fascino del “ come eravamo” e avanziamo qualche riserva scettica sul tipo –“ non ci sono più le persone di una volta”, “ ai miei tempi il Rotary era un’altra cosa” ;
ma dovremo pure riconoscere che ci sono, ci devono essere - oggi come ieri – uomini e donne i quali sono valida espressione di attività imprenditoriali e professionali che già figurano o meritano di figurare tra le “classifiche “rotariane. Uomini e donne che per le caratteristiche personali, per i risultati professionali, per la considerazione e la stima acquistata nella comunità di cui sono significativa espressione e – per dirla con Paul Harris , “ i migliori elementi”- possono condividere la nostra visione, le nostre aspirazioni, le nostre azioni. Uomini e donne che possono degnamente aggiungersi ai vecchi rotariani in Club già formati, magari capaci di aggregazione per costituire nuovi Rotary Club, portatori di nuove energie per continuare il nostro “lavoro”, per cooperare con noi nel quotidiano impegno individuale, professionale, civico, e, attraverso la nostra grande associazione , contribuire alla libera, pacifica, ordinata e prospera convivenza degli uomini.
Che cosa rispondiamo a chi ci chieda : Dove sono ‘? Chi sono ? Perché non sono nel Rotary’?

E su come crescere ?
Consentiamo tutti, naturalmente, al monito “ quality first!” ; abbiamo in mente il ripetuto slogan “ qualità nella quantita” ; sempre tuttavia con il dubbio che la vera riserva sia : “ restiamo tra noi , tra gli “happy few”.
L’esclusività conserva innegabilmente il suo fascino.
Ha pure la sua verità la tesi che lo sviluppo non può consistere solamente nell’aumento numerico ( immagine del lievito, fascino del “piccolo è bello”, etc. ) ma è difficile altresì negare allo stesso incremento di numero il valore di indicatore positivo.
Senza scomodare la fisiologia, un organismo che cresce - purchè cresca bene - dimostra di essere in salute.
E peraltro il Presidente Internazionale Eletto Ray Klinginsmith – con pragmatismo americano e ricorrendo a quella che chiama “cow boy logic” - viene a ricordarci che le risorse del Rotary International, e quindi il sostegno ai programmi istituzionali provengono essenzialmente dalle quote associative:
cosicchè la correlazione tra il numero dei rotariani ed il mantenimento e rafforzamento delle nostre iniziative e dei nostri programmi acquista una sua lapalissiana evidenza.
Ricordiamo che, tra le nuove prospettive di mutamenti organizzativi che si affacciano è ancora in vigore, a tutto quest’anno, il Piano Strategico del Rotary International che enfatizza, al punto 4 la centralità dello sviluppo dell’effettivo per il futuro del Rotary :

Sviluppo che può concretizzarsi, in rapporto alle condizioni, nei tre momenti di :

1) conservazione dei Soci e consolidamento dell’effettivo attuale dei Club che vede come indispensabili presupposti :
a) qualità dei Soci da assicurare e preservare, dopo la accurata selezione all’ammissione, attraverso adeguati momenti e processi di “formazione”, “tutoring” e “mentoring” nei confronti sia dei Soci attuali che dei Soci potenziali ed il coinvolgimento immediato nell’attività e negli organigrammi operativi
b) efficienza dei Club, attestata da
1) effettiva e completa rappresentatività del territorio attraverso le persone dei Soci,
2) credibilità ed efficacia dei progetti e dei programmi a favore della comunità locale ed internazionale,
3) attenta gestione ed amministrazione dei Club , a rischio, questa, di diventare sempre più onerosa, spesso a discapito dei programmi e dei progetti

Presupposti fondamentali , quindi, la Qualità dei Soci e l’ Efficienza dei Club per generare e rafforzare sia il sentimento di “appartenenza” nei Soci che i consensi all’immagine pubblica del Club nella comunità, con positivo riflesso sulle possibilità ed opportunità di sviluppo dell’effettivo.

2) nuove ammissioni nel Club , in vista di privilegiare il “rinnovamento” ed il “ricambio”, valorizzare la “rappresentatività” e la “diversità” in coerenza con la realtà demografico-sociale del territorio, senza alcuna “global quest” snaturante ma neppure con la semplice “apposizione” di nuovi Soci, a coprire con la “tenuta numerica” una realtà associativa tendenzialmente statica e progressivamente
- anche per ragioni fisiologiche- in regressione
3) istituzione di nuovi Club , talora da ritenere preferibile alla parcellizzata immissione di nuovi elementi in uno o più Club magari in funzione ricostituente. Ben vengano nuove realtà, nuove idee, vino nuovo in otri nuovi.

Sempre John Kenny ci fornisce la ricetta di per conseguire il risultato auspicato ; ricetta solo apparentemente “semplice”– in realtà aderente alla lettera ed allo spirito dei documenti costituzionali del Rotary che pongono il Club al centro della struttura e della vita rotariana – e che può riassumersi così :
“ogni rotariano, vagliata accuratamente la potenzialità a Socio di una persona di sua conoscenza ne cura l’invito al Club e, nel caso di gradimento reciproco, lo/a propone a Socio”
esaminandone la composizione, della ricetta intendo, ne ricaviamo che :
a) non si entra genericamente “nel Rotary” bensì in un “Rotary Club” : tutta l’azione volta a promuovere lo sviluppo dell’effettivo e l’espansione della quale si fa carico l’organismo rotariano centrale, encomiabile nelle intenzioni ed articolata in multiformi espressioni ed iniziative,( ad es. le sollecitazioni “ erga omnes” ad associarsi- quasi bandi di reclutamento- sul sito e sulle pubblicazioni del R.I., le segnalazioni di possibili candidati da parte di Evanston ai Distretti) può esplicare i suoi effetti solamente tramite il Rotary Club
b) il vaglio – praticamente insindacabile - del Club fa della volontà del candidato a Socio una condizione necessaria ma non sufficiente all’ammissione e carica di responsabilità sia il proponente che i soci che votano l’ammissione/esclusione
L’avverbio accuratamente deve essere preso alla lettera ; anche perché non si verifichi- e ahinoi accade- che l’esito negativo di una presentazione a Socio venga percepito come limitativo di un malinteso diritto a non ammettere esclusioni o come offesa all’austostima talora ipertrofica nelle persone di successo ; e possa, invece, essere percepito – se positivo- come personale riconoscimento , tanto più significativo quanto più qualificato e credibile si trovi ad essere il consesso che lo esprime.
E’ questo il momento, cari amici, nel quale veramente il “futuro” rotariano- e della persona candidata, e del Club, e dello stesso Rotary International ,è nelle vostre mani. ;
a noi tutti dovrebbe essere giunta la sollecitazione espressa dallo slogan del Consiglio Centrale : ”Each rotarian : reach one, keep one” a
• farsi personalmente carico per l’aumento dell’effettivo per almeno un nuovo socio e
• ad assumersi la responsabilità nei confronti di almeno un altro Socio per assicurarne la continuità nell’impegno e la permanenza duratura nel Club.
A conferma del ruolo di risorsa primaria ed imprescindibile di ogni singolo rotariano che abbia chiara visione e piena condivisione degli ideali e degli obbiettivi rotariani.
Quegli obiettivi che, riguardo allo sviluppo dell’effettivo John Kenny così ha sintetizzato :
Per il Club:
a) l’aumento netto ( somma algebrica tra Soci che hanno abbandonato il Club e Soci di nuova ammissione)di almeno 1 Socio per ogni Club
b) il mantenimento da parte del Club di almeno l’80 % dei Soci presenti all’inizio di questa annata 2009-2010
Per il Distretto
a) i due obiettivi di Club raggiunti da tutti i Club del Distretto
b) l’aumento di 1 o, meglio, 2 nuovi Club nel Distretto.
Con almeno due di queste condizioni :
a) l’aumento della percentuale di Socie (Soci di genere femminile)qualificate
b) l’aumento della percentuale di Soci/ie qualificati/e con meno di 50 anni d’età
c) ammissione di almeno 1 nuovo Socio/a già Alumnus/a del R.I. e/o della R.F.
d) diversificazione della composizione della compagine associativa ( in rapporto a classifica( attività e professionalità non ancora o non adeguatamente – ad es. Soci pensionati o ritirati dall’attività, esponenti di enti-associazioni-istituzioni operanti nella comunità locale e/o internazionale- rappresentate nel Club), età, genere, etnia.
Siamo entrati nel terzo quadrimestre dell’annata in corso e prossimi a valutare i traguardi toccati : i nostri Distretti, i 9 della Zona 12 e il D.2060 oggi nella Zona 19, hanno certamente tutte le capacità di individuare dove e come crescere ed agire tempestivamente per colmare il divario. Auguri!

Pietro Pasini,PDG
Regional Rotary International Membership Coordinator 2009-2010



Rotary International Membership development

1 July 2009 – 28 February 2010
Clubs 33,575 33,660 +85 Clubs
Members 1,206,419 1,212,690 +6,271 Members

mercoledì 24 febbraio 2010

Febbraio 2010-Dati recenti sullo sviluppo dell'Effettivo nella Zona 12-Imminente il Seminario sull'Effettivo del D.2110

Lo sviluppo dell’effettivo : una sfida.

E' imminente il seminario sull'Effettivo del D.2110.Qualche anticipazione sulla mia relazione-

Vorrei cominciare con una semplice ma essenziale osservazione :
oggi non saremmo qui, e tanto numerosi, se qualcuno non avesse pensato a noi come possibili rotariani : ed a quelli che ci hanno preceduto e ci sono stati di esempio nel Rotary vorrei dedicare un nostro ricordo ed il mio intervento ( Diap. Tucidide).
Intervento compendiato nel titolo : “ lo sviluppo del Rotary : una sfida”
Una sfida è l’invito a misurarsi in un’impresa ardua, dall’esito incerto, che richiede il ricorso alle migliori risorse disponibili per essere affrontata e vinta.
E’ perfino ovvio ricordare la complessità e l’ordine di grandezza degli eventi che oggi sfidano gli uomini di buona volontà : terrorismo, guerre, fame, crisi economico-finanziarie e sociali, malattie, contrapposizioni politiche ,scontri ideologici e culturali, precarietà delle esistenze individuali e delle aggregazioni sociali , a cominciare dalla famiglia.
Le grandi entità statali e le organizzazioni internazionali si trovano ad affrontare problematiche di ordine planetario e, naturalmente su altri ordini di grandezza e complessità dei problemi, le stesse libere organizzazioni su base associativa volontaria - il Rotary tra queste - fronteggiano la tendenziale disaffezione ed il rischio di obsolescenza.
Chiediamoci quale valore può conservare oggi, nella società mondiale e anche nella meno estesa ma per noi importante comunità territoriale di questo Distretto 2010, il richiamo ad una vita personale, professionale , civica, improntata allo spirito di servizio nei confronti della collettività umana in tutte le sue articolazioni ed espressioni, volta alla costruzione di relazioni amichevoli e pacifiche tra individui, comunità, popoli e nazioni, in nome della umana solidarietà, al di sopra dell’interesse personale e senza ostacoli di nazionalità, etnia, cultura.
Se per noi il Rotary impersona questi valori non possiamo sottrarci alla sfida dello sviluppo dell’effettivo:
E questi oltre cento anni di vita lo sviluppo lo hanno registrato : qualche immagine a documentare i fatti :

Diap in successione coi dati demografici
Questi dati suggeriscono :
A ) una constatazione,
……siamo tanti, il trend di crescita è stato veramente esaltante nel primo secolo di vita
B ) una considerazione,
… potremmo essere di più .. il trend sembra segnare un momento ( solo un momento ?) di “stanca”
E di fronte alla dichiarazione del Presidente Internazionale in carica John Kenny
” il futuro del Rotary è nelle vostre mani” ci siamo posti questi quesiti :
1) può esserci futuro senza sviluppo?
2) lo sviluppo può prescindere dall’aumento del numero dei rotariani?
3) questo sviluppo lo vogliamo veramente ‘? DICO, VOGLIAMO VERAMENTE CRESCERE ?
non dovremmo avere esitazioni :
Si, vogliamo fare crescere il Rotary, Si vogliamo contribuire a svilupparne tutte le potenzialità , Si vogliamo continuare a fare bene al mondo intero.

La volontà di crescere si scontra tuttavia con le difficoltà della sfida :
queste domande che ho sentito porre in occasione di Seminari sull’Effettivo in altri Distretti :
a) È ancora possibile crescere?
b) Dove è possibile crescere?
c) Come è possibile crescere?
Per quanto riguarda la possibilità di crescere.
Cambiano i tempi, cambiano gli uomini, noi più anziani sentiamo il fascino del “ come eravamo” e avanziamo qualche riserva scettica sul tipo –“ non ci sono più le persone di una volta”, “ ai miei tempi il Rotary era un’altra cosa”,
ma dovremo pure riconoscere che ci sono, ci devono essere -oggi come ieri – uomini e donne i quali sono valida espressione di attività imprenditoriali e professionali che già figurano o meritano di figurare tra le “classifiche “rotariane. Uomini e donne che per le caratteristiche personali, per i risultati professionali, per la considerazione e la stima acquistata nella comunità di cui sono significativa espressione – per dirla con Paul Harris , “ i migliori elementi”- possono condividere la nostra visione, le nostre aspirazioni, le nostre azioni. Uomini e donne che possono degnamente aggiungersi ai vecchi rotariani in Club già formati, magari capaci di aggregazione per costituire nuovi Rotary Club,
portatori di nuove energie per continuare il nostro “lavoro”, per cooperare con noi , nel quotidiano impegno individuale, professionale, civico, ed attraverso la nostra grande associazione contribuire alla libera, pacifica, ordinata e prospera convivenza degli uomini.
Dove sono ‘? Chi sono ? Perché non sono nel Rotary’?
E su come crescere ?
Consentiamo tutti, naturalmente, al monito “ quality first!” ; abbiamo in mente il ripetuto slogan “ qualità nella quantita” ; sempre tuttavia con il dubbio che la vera riserva sia : “ restiamo tra noi , tra gli “happy few”. L’esclusività conserva innegabilmente il suo fascino.
Ha pure la sua verità la tesi che lo sviluppo non può consistere solamente nell’aumento numerico ( immagine del lievito, piccolo è bello, etc. ) ma è difficile altresì negare allo stesso incremento del numero il valore di indicatore positivo.
Senza scomodare la fisiologia, un organismo che cresce - purchè cresca bene - dimostra di essere in salute.
E peraltro il Presidente Internazionale Eletto Ray Klinginsmith – con pragmatismo americano e ricorrendo a quella che chiama “cow boy logic” - viene a ricordarci , lo può ben testimoniare l’amico Governatore Eletto Lo Curto , che le risorse del Rotary International, e quindi il sostegno ai programmi istituzionali provengono essenzialmente dalle quote associative: cosicchè la correlazione tra il mantenimento ed il rafforzamento delle nostre iniziative e dei nostri programmi ed il numero dei rotariani ha una sua lapalissiana evidenza.
E' tuttora in vigore, a tutto quest’anno, il Piano Strategico del Rotary International che enfatizza, al punto 4 la Centralità dello sviluppo dell’effettivo per il futuro del Rotary :
Sviluppo che può concretizzarsi, in rapporto alle condizioni, nei tre momenti di :

1) conservazione dei Soci e dal consolidamento dell’effettivo attuale dei Club che vede come indispensabili presupposti :
a) qualità dei Soci da assicurare e preservare, dopo la accurata selezione all’ammissione, attraverso adeguati momenti e processi di “formazione”, “tutoring” e “mentoring” nei confronti sia dei Soci attuali che dei Soci potenziali ed il coinvolgimento immediato nell’attività e negli organigrammi operativi
b) efficienza dei Club, attestata da 1) effettiva e completa rappresentatività del territorio attraverso le persone dei Soci, 2) credibilità ed efficacia dei progetti e dei programmi a favore della comunità locale ed internazionale,
3) attenta gestione ed amministrazione dei Club , a rischio, questa, di diventare sempre più onerosa, spesso a discapito dei programmi e dei progetti

Presupposti fondamentali , la Qualità dei Soci e l’ efficienza dei Club per generare e rafforzare sia il sentimento di “appartenenza” nei Soci che i consensi all’immagine pubblica del Club nella comunità, con positivo riflesso sulle possibilità ed opportunità di sviluppo dell’effettivo.

2) nuove ammissioni nel Club , in vista di privilegiare il “rinnovamento” ed il “ricambio”, valorizzare la “rappresentatività” e la “diversità” in coerenza con la realtà demografico-sociale del territorio, senza alcuna “global quest” snaturante ma neppure con la semplice “apposizione” di nuovi Soci, a coprire con la “tenuta numerica” una realtà associativa tendenzialmente statica e progressivamente - anche per ragioni fisiologiche- in regressione
3) istituzione di nuovi Club , talora da ritenere preferibile alla parcellizzata immissione di nuovi elementi in uno o più Club magari in funzione ricostituente. Ben vengano nuove realtà, nuove idee, vino nuovo in otri nuovi.

Sempre John Kenny ci fornisce la ricetta di per conseguire il risultato auspicato ; ricetta solo apparentemente “semplice”– in realtà aderente alla lettera ed allo spirito dei documenti costituzionali del Rotary che pongono il Club al centro della struttura e della vita rotariana – e che può riassumersi così :
“ogni rotariano, vagliata accuratamente la potenzialità a Socio di una persona di sua conoscenza ne cura l’invito al Club e, nel caso di gradimento reciproco, lo/a propone a Socio”
esaminandone la composizione, della ricetta intendo, ne ricaviamo che :
a) non si entra genericamente “nel Rotary” bensì in un “Rotary Club” : tutta l’azione volta a promuovere lo sviluppo dell’effettivo e l’espansione della quale si fa carico l’organismo rotariano centrale, encomiabile nelle intenzioni ed articolata in multiformi espressioni ed iniziative,( ad es. le sollecitazioni “ erga omnes” ad associarsi- quasi bandi di reclutamento- sul sito e sulle pubblicazioni del R.I., le segnalazioni di possibili candidati da parte di Evanston ai Distretti) può esplicare i suoi effetti solamente tramite il Rotary Club
b) il vaglio – praticamente insindacabile - del Club fa della volontà del candidato a Socio una condizione necessaria ma non sufficiente all’ammissione e carica di responsabilità sia il proponente che i soci che votano l’ammissione/esclusione
L’avverbio accuratamente deve essere preso alla lettera ; anche perché non si verifichi- e ahinoi accade- che l’esito negativo di una presentazione a Socio venga percepito come limitativo di un malinteso diritto a non ammettere esclusioni o come offesa all’austostima talora ipertrofica nelle persone di successo ; e possa, invece, essere percepito – se positivo- come personale riconoscimento , tanto più significativo quanto più qualificato e credibile si trovi ad essere il consesso che lo esprime.
E’ questo il momento, cari amici, nel quale veramente il “futuro” rotariano- e della persona candidata, e del Club, e dello stesso Rotary International ,è nelle vostre mani.

Ma il Governatore, in nome e per conto del Rotary International e con l’aiuto delle Commissioni Distrettuali dedicate, ed il Club non sono i soli ad avere delle responsabilità per lo sviluppo dell’effettivo ; a proposito il Consiglio Centrale del Rotary International ha coniato lo slogan :
”Each rotarian : reach one, keep one” ( Diap.) .
ciascun rotariano ,quindi, è sollecitato a :
• farsi personalmente carico per l’aumento dell’effettivo per almeno un nuovo socio ed
• ad assumersi la responsabilità nei confronti di almeno un altro Socio per assicurarne la continuità nell’impegno e la permanenza duratura nel Club.
A conferma del ruolo di risorsa primaria ed imprescindibile di ogni singolo rotariano ( non il semplice “ Socio”) che abbia chiara visione e piena condivisione degli ideali e degli obbiettivi rotariani.

Dunque lo sviluppo dell’effettivo dipenderà dal grado di adesione e di consenso agli obiettivi che John Kenny ha proposto ad inizio anno ai Club ed ai Distretti, per il tramite dei Governatori
Li riassumiamo :
Per i Club:
a) l’aumento netto ( somma algebrica tra Soci che hanno abbandonato il Club e Soci di nuova ammissione)di almeno 1 Socio per ogni Club
b) il mantenimento da parte del Club di almeno l’80 % dei Soci presenti all’inizio di questa annata 2009-2010
Per il Distretto
a) i due obiettivi di Club raggiunti da tutti i Club del Distretto
b) l’aumento di 1 o, meglio, 2 nuovi Club nel Distretto.

Con almeno due di queste condizioni :
a) l’aumento della percentuale di Socie (Soci di genere femminile)qualificate
b) l’aumento della percentuale di Soci/ie qualificati/e con meno di 50 anni d’età
c) ammissione di almeno 1 nuovo Socio/a già Alumnus/a del R.I. e/o della R.F.
d) diversificazione della composizione della compagine associativa ( in rapporto a classifica( attività e professionalità non ancora o non adeguatamente – ad es. Soci pensionati o ritirati dall’attività, esponenti di enti-associazioni-istituzioni operanti nella comunità locale e/o internazionale- rappresentate nel Club), età, genere, etnia.

Questa di oggi è pure l’occasione per ricordare che si avvicina il tempo dei bilanci operativi, del confronto circa il grado di corrispondenza dei risultati agli obiettivi indicati : per quel che riguarda lo sviluppo i dati disponibili sembrano indicare che lo scostamento tra l’obiettivo di crescita preventivato nei Distretti di Italia,Albania,Malta,San Marino ed i risultati conseguiti fino ad oggi e sotto riportati dà un riscontro negativo se pure di poco.I rotariani della Zona XII e del D.2060 ( Zona 19)hanno certamente tutte le capacità di individuare dove e come crescere ed agire per colmare il divario. Auguri!

Dati sull'effettivo al 31 Gennaio 2010
Distretti di Italia,Albania,Malta,San Marino
dal 1 Luglio 2009 al 31 Gennaio 2010
9 Distretti Zona 12
Soci da 38.182 a 38113 - 69 ( - 0,18%)
1 Distretto Zona 19
Soci da 4560 a 4556 - 4 (- 0,09%)

10 Distretti
Soci da 42.742 a 42.669 “saldo totale “ - 73 (0,18%)

Zona XII del Rotary International
dal 1 Luglio 2009 al 31 Gennaio 2010
Distretti in aumento di Soci
D.2040 da 4902 a 4903 + 1
D.2050 da 3060 a 3081 + 21
D.2070 da 6272 a 6319 + 47
D.2090 da 3554 a 3559 + 5
D.2120 da 2627 a 2643 + 16
Totale + 90

Zona XII del Rotary International
dal 1 Luglio 2009 al 31 Gennaio 2010
Distretti in diminuzione di Soci
D.2030 da 5032 a 5022 -10
D.2080 da 4035 a 3988 - 47
D.2100 da 3858 a 3843 - 15
D.2110 da 4842 a 4775 - 87
D.2060 da 4560 a 4556 - 4
Totale -163

Pietro Pasini,RRIMC 2009-2010

martedì 12 gennaio 2010

Gennaio 2010- Gli obiettivi di sviluppo dell'effettivo 2009-2010

Gennaio 2010 - Gli obiettivi di sviluppo dell’effettivo per il 2009-2010

Cari Amici Governatori dei Distretti di Italia, Albania, Malta, San Marino ( Zona XII e Zona XIX del R.I.)

A metà ormai trascorsa dell’annata rotariana si presenta l’esigenza di una prima ricognizione del cammino percorso sulla via dello sviluppo dell’effettivo rotariano dai nostri Club e Distretti ;
Il Presidente Internazionale John Kenny , come ricordiamo, ha esplicitato con chiarezza gli obiettivi da raggiungere nell’annata per soddisfare i requisiti per il Riconoscimento Presidenziale.

Per i Club
1) L’ aumento netto di almeno un Socio
2) Il mantenimento di almeno l’80% dei Soci
3) Certificazione del Governatore Distrettuale di almeno due delle seguenti realizzazioni conseguite :
a) Aumento della percentuale di qualificati Soci di sesso femminile
b) Aumento della percentuale di qualificati Soci con meno di 50 anni d’età
c) Immissione nel club di almeno un Socio già Alumnus/a del R.I. o della R.F.
d) Aumento della diversità della compagine associativa ( classifiche, genere, età, etnia)
N.B. Il conseguimento di tutti gli obbiettivi deve essere certificato dal Governatore.
Per il Distretto
1) Ogni Club del Distretto dovrà avere conseguito l’aumento netto di almeno un Socio
2) Ogni Club del Distretto dovrà avere conservato almeno l’80% dei Soci di inizio anno
3) Il Distretto dovrà contare almeno uno o due nuovi Club
N.B.I risultati raggiunti dal Distretto dovranno pure essere certificati dal Governatore

I Club dovranno sottoporre i risultati raggiunti al Governatore Distrettuale entro il 15 Maggio 2010.
Il Distretto certificherà i risultati e li sottoporrà al Rotary International, insieme con i risultati conseguiti dal Distretto, entro il 22 Maggio 2010.
Tutti i Club ed i Distretti che avranno conseguito gli obiettivi indicati riceveranno l’Attestato del Presidente John Kenny : tra questi i Club ed i Distretti classificati entro i primi 10 per i risultati conseguiti riceveranno il Riconoscimento Presidenziale nel corso del Congresso Internazionale di Montreal ( i costi della partecipazione restano a carico dei singoli Club e Distretti)
L’impegno dei Governatori e delle Commissioni Distrettuali costituirà il migliore incentivo per i Club e per ogni rotariano che abbia a cuore il futuro del Rotary affidato da John Kenny “alle vostre mani”.
Con amicizia,
Pietro Pasini

Gennaio 2009 - Ricordare gli obiettivi ed i riconoscimenti per lo Sviluppo dell'Effettivo

Gennaio 2010 - Gli obiettivi di sviluppo dell’effettivo per il 2009-2010
A metà ormai trascorsa dell’annata rotariana si presenta l’esigenza di una prima ricognizione del cammino percorso sulla via dello sviluppo dell’effettivo rotariano dai nostri Club e Distretti ;
Il Presidente Internazionale John Kenny , come ricordiamo, ha esplicitato con chiarezza gli obiettivi da raggiungere nell’annata per soddisfare i requisiti per il Riconoscimento Presidenziale.

Per i Club
1) L’ aumento netto di almeno un Socio
2) Il mantenimento di almeno l’80% dei Soci
3) Certificazione del Governatore Distrettuale di almeno due delle seguenti realizzazioni conseguite :
a) Aumento della percentuale di qualificati Soci di sesso femminile
b) Aumento della percentuale di qualificati Soci con meno di 50 anni d’età
c) Immissione nel club di almeno un Socio già Alumnus/a del R.I. o della R.F.
d) Aumento della diversità della compagine associativa ( classifiche, genere, età, etnia)
N.B. Il conseguimento di tutti gli obbiettivi deve essere certificato dal Governatore.
Per il Distretto
1) Ogni Club del Distretto dovrà avere conseguito l’aumento netto di almeno un Socio
2) Ogni Club del Distretto dovrà avere conservato almeno l’80% dei Soci di inizio anno
3) Il Distretto dovrà contare almeno uno o due nuovi Club
N.B.I risultati raggiunti dal Distretto dovranno pure essere certificati dal Governatore

I Club dovranno sottoporre i risultati raggiunti al Governatore Distrettuale entro il 15 Maggio 2010.
Il Distretto certificherà i risultati e li sottoporrà al Rotary International, insieme con i risultati conseguiti dal Distretto, entro il 22 Maggio 2010.
Tutti i Club ed i Distretti che avranno conseguito gli obiettivi indicati riceveranno l’Attestato del Presidente John Kenny : tra questi i Club ed i Distretti classificati entro i primi 10 per i risultati conseguiti riceveranno il Riconoscimento Presidenziale nel corso del Congresso Internazionale di Montreal ( i costi della partecipazione restano a carico dei singoli Club e Distretti)
L’impegno dei Governatori e delle Commissioni Distrettuali costituirà il migliore incentivo per i Club e per ogni rotariano che abbia a cuore il futuro del Rotary affidato da John Kenny “alle vostre mani”.
Con amicizia,
Pietro Pasini

Obiettivi e riconoscimenti per lo Sviluppo dell'Effettivo nell'annata 2009-2010

Espansione dell’effettivo
globale in numero e qualità
Tutto ciò che il Rotary spera di realizzare dipende
dai suoi soci e ognuno di noi deve sentire la
responsabilità di portare nuovi soci qualificati.

• Far sì che almeno il 20 per cento dei soci del
club porti un potenziale candidato per l’adesione
come ospite ad una riunione di club.

• Reclutare almeno un alumno/alumna del RI o
dei programmi della Fondazione Rotary di 35
anni o più giovane (i programmi della Fondazione
Rotary e del RI includono gli ex borsisti degli
ambasciatori, i membri del team di Scambio di
Gruppi di Studio, i Borsisti del Rotary per la Pace
Mondiale, gli ex studenti dello scambio giovani, i
Rotaractiani e gli Interactiani).

• Aumentare la diversità nel club di appartenenza,
reclutando almeno due nuovi soci che appartengano
ad un gruppo demografico (professione,
età, religione, etnia, ecc.) sottorappresentato nel
club.

• Reclutare almeno due nuovi soci che hanno
esperienza in attività di servizio comunitario, di
formazione o lavoro internazionale, come parte
della richiesta di aumento netto di almeno un
socio entro il 31 marzo 2010.

Sottolineare l’impegno
professionale del Rotary

Dimostrando il nostro forte impegno verso elevati